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Luciano Sartori
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Il criterio LIFO (Last-in
First-out) |
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Tra i vari criteri di valutazione delle rimanenze di
magazzino ammessi sia
dai Principi Contabili italiani che dal Testo Unico delle Imposte sul Reddito
(T.U.I.R.), nel nostro progetto
abbiamo adottato il metodo LIFO (Last-in
First-out).
[vedi nota a piè di pagina]
Con tale
criterio si assume che i beni acquistati o prodotti
di recente siano i
primi ad essere venduti.
Esso valorizza
a costi correnti gli scarichi per consumi (escono per primi gli
ultimi pezzi entrati
scaricati ai prezzi più aggiornati) e a costi storici la scorta
di
magazzino (considera in rimanenza i pezzi entrati nei periodi più lontani). |
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In funzione delle caratteristiche
dell'impresa, proporremo una
delle due soluzioni
tecniche
ammesse per il LIFO: |
continuo:
a scatti: |
aggiornando il valore delle scorte e degli scarichi a ogni variazione del
magazzino
utilizzando una metodologia che calcola il valore di
scarico con riferimento ai movimenti del magazzino avvenuti in un certo
periodo di tempo. |
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Le caratteristiche del LIFO: |
Risultati reddituali più contenuti in quanto contrappone costi correnti
a
ricavi correnti ed in presenza di inflazione ciò porta a diminuire
l'utile (l'opposto si verifica a prezzi decrescenti). Quindi benefici
fiscali.
Nel caso di
prezzi crescenti porta ad una sottostima del Magazzino a
Stato
Patrimoniale (rimanenze a costi inferiori ai costi storici recenti).
Se le scorte
diminuiscono rispetto ai valori iniziali c'è un effetto
positivo sul
Conto Economico. |
Nota:
Per le imprese che hanno l'obbligo di redigere i bilanci
applicando i principi IAS (>> vai
a),
il LIFO è
tollerato mentre sono consigliati il criterio FIFO o il metodo del costo
medio ponderato. |
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